Convegno Legalità
Ormai da diversi anni, durante questa settimana di maggio la nostra attenzione è focalizzata su un importante obiettivo cioè l’organizzazione del “Convegno alla Legalità”, conclusione di un percorso che gli alunni insieme ai docenti, costruiscono durante l’anno intorno ad una tematica riguardante la legalità!
L’argomento scelto è stato “L’arma della parola” e quest’anno il silenzio delle nostre aule prospettava una conclusione altrettanto silenziosa e arrendevole!
Ma sicuramente non è questo lo spirito che anima il nostro istituto, mai come in questo momento abbiamo sentito il bisogno di continuare ad essere una comunità educante.
Proprio in questa situazione di emergenza ha prevalso l’idea di dare continuità a quei principi su cui si basa il lavoro di noi docenti e cioè formare coscienze critiche e libere, creare in ogni alunno la consapevolezza che, per ciascuno, non mancano le occasioni per agire attivamente nella legalità, ogni persona può contribuire alla costruzione di un mondo migliore attraverso la propria quotidianità, la propria correttezza e serietà. La cultura mafiosa mette le sue radici dove la cultura è assente, per questo è fondamentale che i nostri alunni scoprano nella scuola la cultura della legalità provando a livello pratico cosa significa. Trasmettere loro il senso di una rivoluzione della legalità non può che prendere il via sui banchi di scuola.
Ecco il nostro impegno quotidiano, la nostra piccola antimafia delle grandi cose!!
Giornate come queste, all’interno della scuola, sono vissute all’insegna della riflessione sull’importanza della lotta alla mafia, l’importanza del rispetto delle regole affinché non venga reso vano il lascito di tanti cittadini che hanno sacrificato la loro vita per l’impegno nella diffusione della legalità.
Siamo consapevoli che è questa la nostra vera missione!
Termino con le parole di un uomo che ha fatto di tutto ciò lo scopo principale della sua vita, con l’auspicio che ciascuno di noi possa realizzarlo nella sua realtà quotidiana: “La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”. (Paolo Borsellino).
Enza Ferente
Referente Progetto Legalità
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